«Il miglior investimento possibile per un’azienda di moda è quello di scommettere sempre sull’inimitabile tradizione italiana». Ne è sicurissimo Riccardo Peruffo, amministratore delegato e direttore creativo di Peserico, marchio nato da un piccolo laboratorio di moda, fondato dai suoi genitori, Mary Peserico e Giuseppe Peruffo, a Cornedo Vicentino agli albori degli anni Sessanta. E che si è trasformato negli anni distinguendosi per crescita, redditività e solidità bancaria anche in quelli più difficili della crisi economica: il fatturato è passato dai 18.715 milioni di euro del 2010 ai 60 milioni consolidati nel 2017E trasformandosi in un brand riconosciuto dal mercato internazionale.
Un’espansione che coniuga la distribuzione nelle boutique più esclusive d’Europa, Asia e Stati Uniti, a un consolidamento della presenza sul mercato italiano, con sette monomarca già inaugurati. Ma anche una crescita tecnologica continua (oltre il 10% del fatturato annuale l’investimento del gruppo in questa direzione) e una cura per i dettagli (dai total look femminili alle calzature, fino agli accessori in pelle) affidata solo ad artigiani di altissimo profilo. «Il nostro successo – spiega Peruffo – si basa in primo luogo sulla coerenza dell’offerta: mantenuta intatta da sempre. Si tratta, infatti, di una qualità indiscutibile per la quale siamo stati anche premiati come eccellenza in “innovazione e design”, ai premi Le Fonti di Borsa Italiana».
Una ricerca che si ritrova negli oltre mille capi presentati da Peserico per ogni stagione. «Investiamo moltissimo – spiega Peruffo – nei nuovi materiali come, per esempio, la fibra ceramica, da noi brevettata, che ha l’aspetto di una lana vigogna e la morbidezza del cashmere. Ma anche nelle lavorazioni innovative come le termosaldature». Processi 4.0 che, insieme al lancio imminente dello shopping virtuale sul web che sarà attivo a partire dalla prossima settimana, accompagnano lo sviluppo futuro del brand, che punta ad espandersi ulteriormente nei prossimi tre anni, con il proposito di arrivare a quota cento milioni di euro. «Il nostro obiettivo – conclude Peruffo – è essere presenti nei negozi più prestigiosi del mondo».